Massimiliano Cau, Riflessioni sulla banalità del male

Il male è radicale o semplicemente banale?

Ognuno di noi si è domandato almeno una volta come sia stato possibile l’Olocausto.

L’eccidio, instaurato dal regime totalitario nazista,  ha dato vita negli anni sessanta a un dibattito intellettuale significativo sull’origine e l’evoluzione del male.

Nel saggio “La banalità del male” Hannah Arendt si chiede se la facoltà di pensare, nella sua natura e nei suoi attributi intrinseci, coinvolge la possibilità di evitare di “fare il male”.

La banalità del male smaschera gli standard soliti di attribuzione causale e demonizzazione del male (…)

 di Massimiliano Cau

 

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